lunedì 30 aprile 2012

La legge Iorio-Giarrusso ci consegna un nuovo modello Molise per la ricostruzione, quello dei supereroi che se la cantano e se la suonano

Questo è il nostro Molise, questo è il modello Iorio della politica, dell'etica e della ricostruzione in questo caso. I diritti che diventano favori, i provvedimenti tarati sulle persone e non sui problemi urgenti da risolvere e i doveri assenti o lasciati agli altri.












Una legge che parla di precarietà.  Etica, morale, legislativa, lavorativa e funzionale. Precarietà che crea attese, obblighi, promesse e ricompense. Una legge che di fatto ha esautorato ancora una volta il Consiglio regionale, una norma di evidente finalità che è stata scritta in un altro luogo e con figure che nulla hanno a che vedere con chi invece questo mandato lo ha ricevuto dagli elettori. La legge Iorio-Giarrusso ci consegna un nuovo modello Molise per la ricostruzione, quello dei supereroi che se la cantano e se la suonano. Chi ha scritto (non avendone alcun titolo) la legge sull'Agenzia della Protezione Civile, oggi (s)parla già da direttore della stessa.

Un altro schiaffo ai veri terremotati, assestato in piena faccia da chi si è reso complice dell'approvazione di una legge, quella sull'Agenzia di Protezione Civile, che è solo l'ennesimo gioco al massacro di questo Governo regionale.

Ho votato contro quell'impianto normativo ideato dal commissario Iorio con il supporto (!) dell'architetto Giarrusso che ha seguito i lavori per l'approvazione della legge nell'area riservata ai consiglieri regionali, quella inibita al pubblico e a volte persino alla stampa.

Dopo dieci anni di emergenza, criticità e soldi buttati al vento - tanto che la ricostruzione vera, quella che i cittadini possono toccare con mano facendo rientro nelle loro case, è ferma al 35% - questo Esecutivo regionale, l'architetto Giarrusso e la maggioranza consiliare sono riusciti a varare una normativa che non ne parla affatto.

Ma il supereroe Giarrusso, che l'ha scritta e ne godrà, riesce ad andare molto oltre: due anni di tempo e risolverò ogni problema, dice con ottimismo. Se fosse un film, lo avrebbe girato di certo Quentin Tarantino...

Una legge irrealizzabile, utopistica negli intenti, indefinibile nei risultati, che non definisce un quadro temporale degli interventi e della conseguente fase transitoria.

Una legge beffa perché illude tanta, troppa gente, con promesse di stabilizzazioni improbabili (così come avvenne anni con fa con gli operatori del 118) e non coperte finanziariamente.

Scorretta, strumentale, politicamente opportunista, proposta dalla solita casta che specula ancora oggi per mera opportunità.

Offensiva per chi vive ancora oggi - e purtroppo per molto tempo ancora andrà avanti così - fuori dalla propria casa, in contesti di precarietà e di debolezza sociale.

Una norma che ci riconsegna il solito modello Molise, quello delle amicizie e dei favori, delle promesse, degli incarichi e delle consulenze inutili.

Altro che agenzia di protezione civile! E' una vera e propria agenzia di collocamento che propone sogni, precarizzazione lavorativa e politica,  che salvaguarda consulenti,  dirigenti pensionati, coordinatori vari come Vincenzo Di  Grezia, Bartolomeo Casolino, Maria Teresa Bozzi di Roma,  tale Giuseppe Marchese - vicino al sindaco Alemanno a quanto è dato sapere -; un'agenzia che pagherà gli emolumenti della segretaria particolare del presidente della Giunta e che, per la ricostruzione, adesso farà sognare ad occhi aperti i precari e tutti i dipendenti della Protezione Civile del Molise tra i quali spiccano anche autorevoli esponenti del centrodestra regionale.

Sempre il solito schema quello che il governatore rimette in campo quando se ne avverte la necessità (soprattutto in coincidenza con le scadenze elettorali) con operazioni di clientele e nulla più.

Continuo a credere, nonostante le rassicurazioni del supereroe di cui sopra,  che la legge che venerdì sera è stata votata dalla maggioranza silenziosa del presidente Iorio - scritta dal responsabile della Protezione Civile, futuro direttore dell'Agenzia che lui stesso ha ideato, e cioè lo stesso architetto Giarrusso - verrà impugnata dal Governo centrale per manifesta illegittimità.



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